Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Grinzane Cavour. Visita guidata agli interni del castello che, dopo i restauri iniziati nel 1961, si mostra oggi nuovamente in tutta la sua qualità architettonica, in buona parte trecentesca e cinquecentesca. È sede dell’Enoteca Regionale Piemontese “Cavour” dal 1967 e dallo stesso anno dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini d’Alba, il maniero rivitalizzato ospita, al suo interno un composito Museo della civiltà contadina e del famoso statista. Vi si trovano cimeli e ambienti cavouriani, oggetti attinenti all’enogastronomia albese, attrezzi di cantina, arredi pregiati, sale con pannelli illustrativi delle Langhe e del Premio letterario “Grinzane”. Dal 2014 il castello e le sue pertinenze sono stati riconosciuti “Patrimonio mondiale dell’Umanità”, il titolo è stato concesso dall’UNESCO ai paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato. Proseguimento per La Morra e passeggiata nel cuore del centro storico: per ammirare i numerosi palazzi, le chiese, la Torre campanaria del 1700, costruita con i resti del castello, abbattuto nel XVI secolo, il monumento bronzeo al Vignaiolo d’Italia, l’opera dell’artista Antonio Munciguerra inaugurata nel 1972 che celebra la fatica e il lungo lavoro del contadino che cura i pregiati vigneti tutto l’anno, il busto marmoreo ricorda Giuseppe Gabetti, il compositore ottocentesco autore della Marcia Reale, il primo inno d’Italia nonché la balconata del Belvedere: da qui la vista è mozzafiato e si possono ammirare le colline delle Langhe e del Roero. Oggi La Morra è famosa in tutto il mondo, soprattutto per la produzione del vino Barolo. Sulle colline del territorio si coltivano pregiati vitigni; tra questi il più rinomato è il Nebbiolo da cui si producono il Barolo e il Nebbiolo d’Alba. Pranzo in ristorante e a seguire proseguimento per Sale San Giovanni . Un paese che conta meno di 200 abitanti e che, d’estate, quando tutto si tinge di lilla, diventa il più visitato d’Italia. È la “piccola Provenza del Piemonte“, un borgo, Le sue colline, come quelle del Luberon francese, tra metà giugno e metà luglio, sono tutto un fiore e i colori variano dal “bluette” all’indaco, dal viola intenso al rosa. Le strade che conducono ai campi di lavanda e al centro storico del borgo sono percorribili dai turisti soltanto a piedi . Rientro in hotel per la cena ed il pernottamento.